Dal centro di Bagnoli della Rosandra/Boljunec si sale nella Valle del Breg, in parte coltivata a viti, olivi e qualche orto, per raggiungere l’abitato di Sant’Antonio in Bosco/Boršt e il tracciato della vecchia ferrovia della Val Rosandra, ora pista ciclabile Cottur che collega Trieste a Hrpelje, dove si gira a sinistra verso Trieste. VARIANTE: si può raggiungere l’ex ferrovia con un percorso più panoramico che passa nella Val Rosandra. Dal piazzale del Rifugio Premuda a Bagnoli Superiore/Gornji konec si sale verso la Vedetta di Moccò e poi si continua sul CAI 15 verso la ciclabile in cui si svolta a sinistra verso Trieste per raggiungere in pochi minuti il punto di confluenza del percorso tradizionale.
In breve, si raggiunge l’ex casello ferroviario di Sant’Antonio-Moccò che era dotato di più binari. Si continua in leggerissima discesa lungo il tracciato che, superando viadotti, stazioncine, gallerie, campagne e boschetti raggiunge i rioni periferici della città per terminare nel chiassoso rione di San Giacomo. Da questo frizzante rione multietnico e dalla sua chiesa nella piazza si punta verso il Colle di San Giusto con i resti archeologici, il Castello e la Cattedrale, da dove si scende nella città antica per raggiungere il palazzo del Comune e sbucare nella Piazza Unità d’Italia: il cuore di Trieste, la piazza sul mare più grande d’Europa. Tutti gli edifici che si affacciano sulla piazza e anche quelli del lungomare che porta alla Stazione ferroviaria raccontano le varie memorie della città e il loro profondo legame con il mare, con i traffici portuali, con le compagnie di assicurazioni e con i loro abitanti. Chiese di diverse confessioni religiose e musei ricordano le varie etnie che nel tempo hanno fatto importante nel mondo questa città mitteleuropea. Dalla Stazione ferroviaria si può raggiungere Barcola sul Viale Miramare o con una VARIANTE che attraversa il Porto Vecchio, che si trasformerà in breve in un nuovo moderno rione sul mare e importante polo direzionale, museale e congressuale. Continuando sul lungomare, affollato nei mesi estivi dai bagnanti, si raggiunge il Castello di Miramare e il suo Parco così legati alla sfortunata storia di Massimiliano e Carlotta (Si può rientrare a Trieste per visitare la città di sera o per pernottare, con i bus di linea o con i treni regionali)