La partenza avviene in riva al mare a Lazzaretto, a pochi metri dal confine di Stato con la Slovenia ai bordi della Baia di San Bartolomeo che conserva resti romani e punto di imbarco per i pellegrini diretti in Terrasanta. Si costeggia il muro perimetrale del Lazzaretto, inaugurato nel 1869 per arginare l’eventuale arrivo con le navi di epidemie esotiche, per poi salire il versante ed entrare nel comprensorio di boschi ed ex coltivi conosciuto, in una sua parte, come il Bosco dell’Arciduca in quanto già proprietà del naturalista e viaggiatore Ludovico Salvatore D’Asburgo Lorena. Risalendo l’area residenziale della località fontanella si raggiungono i 170 metri di altitudine al belvedere del Parco archeologico che circonda la basilica di Santa Maria Assunta a Muggia Vecchia. La basilica, conosciuta per i suoi affreschi pregiotteschi, è l’unico edificio rimasto in piedi di un insediamento medievale distrutto nel XIII sec. Precedentemente il colle ospitava un castelliere dell’età del ferro e, molto probabilmente, una villa rustica romana. Con una ripida discesa su un centenario percorso devozionale, che tocca la chiesetta di San Sebastiano, ci si porta nel centro storico, di stile tipicamente veneziano, di Muggia, con le mura e le antiche porte, il castello, il mandracchio e il suo duomo. Dal centro si risale verso la frazione di Santa Barbara/Korošci, dove si trova, sul Monte Castellier, un’altra interessante area archeologica attrezzata comprendente il castelliere di Elleri e una necropoli. È la volta di oltrepassare alcune cave di arenaria, la caratteristica pietra muggesana molto compatta e dura da tagliare, di superare su un ponticello l’ex ferrovia Parenzana, ora pista ciclabile internazionale verso l’Istria, per arrivare alle poche case di Rabuiese/Rabujez e alla sua complessa viabilità stradale. Si raggiunge così il biotopo dei Laghetti delle Noghere, con diversi e piccoli specchi d’acqua artificiali, continuando sulla pista alle falde del Bosco Vignano. Si arriva in salita tra i terrazzamenti coltivati per lo più a olivi, al borgo arroccato di Caresana/Mačkolje da dove un sentiero, che inizia nel fitto Bosco Tre Confini, porta fino a Dolina, nella Valle del Breg, alla sua piazzetta davanti alla chiesa di San Ulderico. Passando per Crogole/Kroglje, dove nei pressi della chiesetta della Santissima Trinità si trova un tiglio plurisecolare, si raggiunge la sede della prima tappa, il paese di Bagnoli della Rosandra/Boljunec, ove si trova l’ingresso della Riserva Naturale Regionale della Val Rosandra e l’Antro di Bagnoli, una cavità di risorgiva carsica.